Antonio Tajani ci ha ripensato. Fonti del ministero dicono che il vice presidente del Consiglio, nonché ministro agli Esteri, non incontrerà il ministro degli esteri del regime della repubblica islamica dell’Iran che prenderà parte all’ottava edizione del Med (Mediterranean dialogues).
Fonti della Farnesina hanno riferito che il vice premier Antonio Tajani non incontrerà più il suo omologo della repubblica islamica dell’Iran
Come abbiamo scritto nell’edizione de La Notizia in edicola oggi l’Associazione Democratica degli Iraniani aveva scritto al ministro, alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Parlamento per chiedere “di stigmatizzare la partecipazione all’evento in questione del rappresentante del regime iraniano e di porre in atto tutti gli sforzi necessari atti a evitare l’incontro tra il Ministro degli Esteri Italiano con quello del regime iraniano”.
In Iran si sta consumando in queste settimane un eccidio delle libertà e della democrazia, con 470 morti dopo 70 giorni di protesta e con più di 15mila persone arrestate. I processi farsa (con l’accusa di “essere nemici di Dio”) si celebrano senza la presenza di avvocati difensori e coinvolgono anche minorenni. Spesso per quell’accusa viene accordata la pena capitale. È altresì noto a tutti che l’Iran sostiene e fornisce attrezzature militari alla Russia nella guerra con l’Ucraina.
La Comunità Europea, dove l’onorevole Tajani ha ricoperto il ruolo di Presidente del Parlamento, sta varando delle sanzioni contro la repubblica islamica, sia per il sostegno militare fornito alla Russia, sia per le continue violazioni dei diritti umani e civili in Iran. L’incontro bilaterale previsto molto probabilmente non avrà luogo, fanno sapere dalla Farnesina. Per una volta almeno non si stringeranno mani sporche di sangue.
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