I bugiardi in buona fede, nel bellissimo post di Alessandro:
I bugiardi in buona fede sono talmente sicuri di avere ragione da inalberarsi e infuriarsi molto se qualcuno o qualcosa prova a scalfire la costruzione delle loro certezze: quindi si sdegnano e sono capaci di qualsiasi aggressione, di qualsiasi violenza, di qualsiasi trucco: che tanto poi autogiustificheranno di nuovo immediatamente e automaticamente, grazie ai meccanismi mentali di cui appunto dispongono.
I bugiardi in buona fede a volte ricordano i bambini in età prescolare, quando questi confondono etica e convenienza nell’uso delle categorie di buoni e cattivi; ma al contrario dei bambini in età prescolare, i bugiardi in buona fede proiettano e applicano questa ripartizione del mondo nelle categorie della vita adulta, dai luoghi del lavoro a quelli della socialità quotidiana; così considerano cattiva qualsiasi persona ostacoli la loro estensione individuale e buona qualsiasi persona che al contrario l’agevoli; questo spiega perché, spesso, i peggiori tra i potenti godano di affetto e perfino di stima tra molte persone, se queste ultime di quel potente hanno beneficiato.