Ospite alla trasmissione “Diritto e rovescio” su quella Rete 4 che si professa “ripulita dal trash” e invece ha rovesciato il trash nel contenitore dell’informazione l’ex ministro dell’Inferno Matteo Salvini ha svelato la natura sua e di questo governo. Alla domanda del conduttore su come potrebbero trovare 5mila euro i migranti che sbarcano in Italia per poter pagare il racket di Stato previsto nella nuova mortifera norma, Salvini ha risposto letteralmente: molti arrivano con «telefonino, scarpe, catenina, orologino».
La frase è tecnicamente razzista – ovviamente – poiché chiede a una specifica “razza” di dimostrare la propria povertà adattandosi alla narrazione che la vorrebbe descrivere. Come ogni frase razzista pronunciata dai componenti di questo governo è anche profondamente ignorante: se Salvini si ritrovasse in condizioni di disperazione che lo costringono a partire per un lungo viaggio siamo sicuri che si procurerebbe delle scarpe per attraversare il deserto, per scavalcare i muri e le reti che i Salvini come lui gli farebbero trovare per strada e per scappare da cani e bastoni. Siamo anche sicuri che avrebbe un telefono per fare sapere alla sua fidanzata o alle sue ex mogli o ai suoi figli di essere ancora vivo e per verificare in quale parte d’Europa si trovi. Siamo anche sicuri che non lascerebbe a casa il suo rosario a cui è feticisticamente attaccato e che considera un portafortuna elettorale.
Siamo sicuri anche che se avesse studiato un po’ di Storia saprebbe che ai deportati della Shoah venivano tolte le scarpe come primo atto di spoliazione. Ciò che gli possiamo augurare è di non incontrare un ministro come lui.
Buon lunedì.