Attento alla ‘ndrangheta internazionale La Valle dei Templi riporta una notizia che pesa:
Cittadino canadese, ma nativo di Oppido Mamertina in Calabria, il 56enne Carmine Verduci era conosciuto dagli inquirenti italiani che nel 2009 lo avevano intercettato mentre parlava al telefono con Giuseppe Comisso in merito agli equilibri interni alla ?Ndrangheta calabrese.
Un’intercettazione che lo aveva portato ad un accusa per associazione a delinquere di stampo mafioso.La sua vicinanza a Carmelo Bruzzese, ha portato gli inquirenti canadesi a ritenere Verduci uno dei leader della criminalità calabrese in Canada.
Ad ucciderlo fuori da un club privato, secondo quanto narrato agli inquirenti da alcuni testimoni oculari, sarebbero stati due uomini che dopo aver sparato sarebbero fuggiti a bordo di un’automobile.
Gli investigatori, con i quali collaborano diversi testimoni, stanno analizzando i filmati delle telecamere di video sorveglianza degli esercizi commerciali della zona.
L’omicidio di Verduci, secondo la polizia canadese, rientra nella guerra di mafia per il controllo di Montreal, scoppiata tra la ‘Ndrangheta e la Sesta Famiglia. Una lunga scia di sangue che non ha risparmiato nessuna delle due opposte organizzazioni criminali e che sembrava dovesse arrestarsi con la morte – per cause naturali – di Vito Rizzuto, il 23 dic 2013.
Questo nuovo omicidio lascia pensare che nonostante la morte del boss della Sesta Famiglia, la mafia siciliana miri a mantenere il controllo di Montreal e in particolare dei traffici portuali ed è pronta a continuare quella guerra che nell’ultimo periodo aveva assunto il carattere di una vendetta che apparteneva soltanto ai Rizzuto.