La Lombardia e i suoi comandamenti. Primo: desidera il centro commerciale d’altri.
Sono 8 in tutto, le persone arrestate, nella mattinata, da personale della D.I.A. di Milano, tra pubblici amministratori, professionisti e imprenditori a seguito di un’indagine, diretta e coordinata da Paolo Storari e da Laura Pedio della D.D.A. di Milano, che ha fatto luce su un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Numerosi i fatti emersi in gran parte legati all’approvazione del P.G.T. del comune di Trezzano sul Naviglio e ai tentativi di condizionarne gli atti. Eseguite, con la collaborazione di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, piu’ di 30 perquisizioni.
Le perquisizioni sono state fatte in varie localita’ della provincia di Milano, Varese e Bergamo e notificate informazioni di garanzia nei confronti di altre 8 persone coinvolte a vario titolo negli illeciti accertati. Gli arrestati, indagati per associazione a delinquere e corruzione aggravata in concorso, sono: Oreste Sciumbata di 54 anni, Assessore ai Servizi Sociali del comune di Trezzano; Giacomo Velardita di 54 anni, Comandante della Polizia Municipale del citato comune; Giorgio Rossetto di 65 anni, Assessore ai Lavori Pubblici del medesimo ente; Antonio Di Stasio di 66 anni, imprenditore; Massimo D’Anzuoni, di 49 anni consulente; Anna Galli di 43 anni, commercialista con ufficio a Bergamo; Alessandro Beccaro Migliorati, di 66 anni, commercialista in Milano; Marco Citelli di 59 anni, geometra dell’Ufficio Tecnico del comune di Trezzano.
Dalle indagini e’ emerso un pesante quadro di corruttele e illegalita’ con pubblici amministratori asserviti agli interessi di imprenditori e con professionisti abili nel mascherare, con un giro di false fatturazioni, il pagamento di tangenti. Significativo l’episodio legato al tentativo di spostare l’asilo comunale di via Fogazzaro nel comune di Trezzano sul Naviglio per far posto ad un parcheggio destinato ad un centro commerciale. Vicenda collegata alla promessa di una somma non inferiore a 500 mila euro e alla corresponsione, in piu’ occasioni, di una somma non inferiore a 230 mila euro; in una circostanza e’ stata documentata la consegna di una tangente avvenuta all’interno di un’auto; tangenti di cui e’ stato accertato il trasferimento su conti in Svizzera.