Emma Dante è una teatrante che preferisce parlare sul palco piuttosto che con le parole. Ci siamo conosciuti nella morbidissima bomboniera laica che è il suo teatro-bottega giù a Palermo. Ha gli occhi di velluto dell’esteta ma la stretta ferma dell’osservatrice. Per questo quando ho letto che ha deciso di scrivere e mettersi dritta e in piedi giù dal palco non ho potuto fare a meno di ascoltarla e apprezzarne la forza. In un mondo per natura fangoso come quello teatrale in Italia e per di più con la voce che si alza da Palermo e su Palermo.
“Carissimi colleghi,
teatranti, artisti e intellettuali vi scrivo con la speranza che possiate dimostrare solidarietà all’ importante movimento che si sta sviluppando per far chiarezza sulla gestione del teatro stabile di Palermo.
Finalmente, dopo anni di silenzio-assenso, una consistente parte della società civile ha promosso una petizione popolare che io appoggio con convinzione. E’ assurdo che, in tutti questi anni in cui la carica del direttore del teatro stabile è diventata un vitalizio, caso unico in Europa, nessuno di noi si sia indignato per la malagestione del teatro della nostra città. Anche quest’ anno il cartellone presenta numerose regie, scene e costumi firmate da pietro carriglio, anche quest’anno si dà pochissimo spazio alla drammaturgia contemporanea e ai giovani talenti emergenti. E’ arrivato il momento di fare chiarezza e questa petizione ce ne dà l’occasione. Bisogna svincolarsi dalla mentalità per cui aderire a questo movimento significa schierarsi contro il teatro biondo e chiudersi le porte per il presente e il futuro. E’ proprio questa mafiosa minaccia di esclusione che consolida il potere e annienta qualsiasi forma di rivolta. E’ una mentalità subdola e indissolubilmente legata all’ egoismo e alla chiusura. Non a caso nel momento in cui ho aderito e mi sono fatta portavoce di questa petizione, il mio atto sociale è stato interpretato come un fatto personale tra me e il biondo per l’assenza dei miei spettacoli in cartellone. Ma come tutti voi ben sapete mai è stato programmato un mio spettacolo in quel teatro e a questo punto ne sono fiera e vi giuro
che fino a quando ci sarà pietro carriglio alla direzione del biondo
io non ci metterò piede. In questi giorni di vacanza ho letto i nomi dei numerosi firmatari della petizione: sono quasi tutti cittadini, pochissimi addetti ai lavori. Vi chiedo perché. Ciò che domanda la
petizione è legittimo e naturale ed è per questo che vi invito a
sottoscriverla. Non può esserci un futuro migliore se continuiamo a
stare trincerati nelle nostre case, ognuno a curare il proprio orticello.
Ps : la petizione si può firmare on line sul sito www.studiolegalelopiccolo.como alla pagina http://www.firmiamo.it/sign/list/petizioneperlagestionedelteatrostabiledipalermo (ricordandosi di confermare via mail l’adesione )