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C’è il solito Salvini che parla di cose che non sa, c’è Meloni che confessa la mancanza di classe dirigente e c’è anche chi, nel Lega, dice che se Salvini non sarà ministro è tutta colpa della sinistra. Bentornati al nostro bestiario di governo.
MATTEO PARLA DI COSE CHE NON SA
Il 4 ottobre, il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato un video su Facebook in cui ha fatto i complimenti a una coppia di tabaccai di Ladispoli, nel Lazio, che hanno dichiarato, in un’intervista con Il Messaggero, di non vendere “gratta e vinci” ai percettori del reddito di cittadinanza. “Non è possibile che uno strumento per aiutare chi teoricamente è in povertà, pagato da tutti gli italiani, venga usato da qualcuno per andare in tabaccheria e comprarsi il gratta e vinci”, ha dichiarato Salvini.
“È chiaro che il reddito di cittadinanza va rivisto”. Peccato che in base alla legge che anche Salvini ha votato alcune categorie di beni e di servizi non possono essere acquistate con la carta del reddito di cittadinanza, con cui, tra l’altro, non si possono fare acquisti online. Quindi l’acquisto di gratta e vinci con la carta del reddito di cittadinanza è vietato dalla legge.
Si potrebbe obiettare che un percettore del sussidio può comunque utilizzare i contanti prelevati per acquistare un gratta e vinci, senza che l’esercente sappia che facciano parte del sussidio. Nell’articolo del Messaggero citato da Salvini, però, i tabaccai di Ladispoli hanno raccontato di aver rifiutato l’acquisto di gratta e vinci proprio con la carta di pagamento elettronica. Detta altrimenti, hanno fatto rispettare quanto già previsto dalla legge.
LA CONFESSIONE DI GIORGIA
Dice Giorgia Meloni: “Se in un dicastero l’alleanza di centrodestra non ha un esponente di livello adeguato, non vedo alcun problema ad affidare a un tecnico quell’incarico”. La frase è illuminante: se leggete l’ipotesi di un ministro tecnico in un certo ruolo significa che nessuno nell’alleanza di destra l’avrebbe saputo fare. Detto questo: cosa sa fare Salvini?
FUORI DI CIOCCA
Angelo Ciocca, europarlamentare leghista e tra i promotori della corrente bossiana Comitato del nord, prova a difendere Salvini ma poi esagera: “È sbagliato dire che è colpa di Salvini, ma il Comitato del nord di Bossi è un’operazione anti sfascio della Lega. Togliamo le risorse al reddito di cittadinanza e mettiamole subito sul caro bollette. Salvini al Viminale? Se non viene scelto vuol dire che i ministri li sceglie il centrosinistra”. Sempre colpa dei comunisti, insomma.
RIVOLUZIONE O TRANSIZIONE?
“Siamo in contatto con il governo uscente per favorire una transizione ordinata. Abbiamo margini di tempo stringenti ma noi siamo pronti. E abbiamo le competenze e le capacità”, ha detto Giorgia Meloni parlando nel corso della riunione dell’esecutivo nazionale FdI, a quanto riferiscono fonti interne al partito. Doveva essere un rivoluzione, sarà una transizione. L’importante è che ne siano consapevoli gli elettori.
SIMBOLI E MATRICI
Il simbolo di Terza Posizione, ispirato alla runa Wolfsangel della Divisione Panzer SS, tatuato sul braccio di Cristiano Di Martino, nuovo segretario cittadino della Lega a Bologna. Nel movimento eversivo militò il terrorista Luigi Ciavardini condannato per la strage di Bologna. La vedete la matrice?
MELONI SANTA SUBITO
Repubblica: “Non bastasse Matteo Salvini, a peggiorare l’umore ci si mette anche una fastidiosa bronchite. Giorgia Meloni, però, non può riposare. Chiusa nel salone del gruppo, che domina la sommità di Montecitorio, la premier in pectore non si ferma un minuto”. Poi sigla dell’Istituto Luce.
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