Una legge elettorale immonda permette al transfugo di turno in parlamento di presentarsi tranquillamente alle elezioni europee senza nessuna fatica oltre a quella di compilare la lista dei candidati mentre i cittadini che non si riconoscono in nessuno dei partiti devono raccogliere 150.000 firme (e questo ci potrebbe anche stare) in cinque circoscrizioni con, ad esempio, almeno 3000 firme in Val D’Aosta. Senza perdersi troppo sui meccanismi (ne parla bene Barbara Spinelli qui) ancora una volta ci troviamo di fronte all’ennesima legge scritta per autopreservare la specie. Non stupisce.
Allora, in attesa di una legge elettorale più democratica e intelligente, varrebbe la pena occuparsi di firmare e fare firmare (trovate tutte le informazioni qui) almeno per garantire la democrazia strozzata da una legge porcata. Prima ancora di votare chi vi pare. O no?