Ma davvero il sindaco di Firenze Nardella crede che vietando una manifestazione non sia il modo migliore per surriscaldare gli animi di una città presa in prestito per celebrare il potere e i suoi convitati? Ma davvero a Nardella non è venuto in mente che legare l’inizio di un’iniziativa politica (di governo, tra l’altro) alle commemorazioni per l’alluvione potesse essere poco apprezzato dai suoi concittadini? Ma davvero Nardella crede che basti urlare che “i violenti hanno sfasciato Firenze” e incassare l’applauso della sua bomboniera endogamica di partito per legittimarsi? Ma davvero Nardella crede che la gente gli creda?
Sfogliare in internet le home page di alcuni quotidiani in questi minuti riporta le lancette indietro di decenni: Repubblica pubblica un video intitolandolo “poliziotto picchiato con un cartello stradale” e non c’è nessun poliziotto picchiato. E solo di sguincio un cartello. Il giochetto di agitare violenza per accrescere il proprio consenso (un trucco antico insegnato nei nostri tempi più bui) non ha funzionato perché i manifestanti alla fine hanno deciso di disperdersi per non prestare il fianco a una strumentalizzazione che è già in atto.
Che tristezza il potere quando ha bisogno di mostrare i muscoli e di ingigantire i pochi violenti per smuovere solidarietà.
Che tristezza.
(scritto per i Quaderni di Possibile qui)