“Formigoni che a parole rassicura i pazienti degli ospedali lombardi non è per nulla credibile.
L’unica realtà, al momento, è l’indicazione ai medici di contenere i costi, con l’imposizione di un tetto di spesa ai farmaci del file F, quelli per curare tumori, Aids e malattie rare, e con l’avvio di controlli serrati sulle prescrizioni.
Dopo la decisione di colpevolizzare i lombardi rendendoli edotti delle spese sostenute dalla Regione per ogni esame, visita, ricovero o intervento, ora arriva la scure del risparmio anche sulle medicine salvavita.
Con la conseguenza evidente che i manager ospedalieri tentino in ogni modo di far quadrare i conti. Anche tagliando su cure arbitrariamente ritenute insostenibili, a grave danno dei pazienti.
Tutto ciò è inumano e inaccettabile a prescindere. Ma a maggior ragione se il giro di vite su costi imprescindibili per quanto elevati arriva da una Regione che sulla strumentalizzazione dell’etica e dei valori cristiani ha costruito un impero. Con diverse ombre”.