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Via D’Amelio è un buco

Via D’Amelio è un buco. In questi anni ci è caduta dentro la verità del più imponente e vergognoso depistaggio di Stato. Mentre sventolano il santino di Paolo Borsellino non raccontano le stragi contro la verità avvenute dopo la bomba. A scuola bisognerebbe studiare Paolo Borsellino, la strage di via D’Ampio e le stragi senza bombe degli anni successivi.

Via D’Ampio è un buco. Lì sotto ci sta la vigliaccheria di chi non trova la voce (o non trova la penna) per ricordarsi di ricordare che un partito oggi al governo sia stato fondato da chi ha pagato in modo continuativo la mafia che ha ucciso Paolo Borsellino dopo Giovanni Falcone. Lì sotto c’è il brodo degli onori riservati ai morti e ai vivi che con quella mafia si è seduta al tavolo.

Via D’Amelio è un buco. lì entro ci sono le spoglie di un movimento antimafia che si è normalizzato – come la mafia – involvendosi in una celebrazione funebre vuota e trascinata. Lì dentro ci sono gli assassini dell’entusiasmo considerato brigatismo. Lì dentro ci sono i commentatori che oggi sfiancheranno la verità usando il cadavere di Paolo per bastonare i loro avversari.

Via D’Amelio è un buco. Lì sotto dice un giornalismo arrendevole, vigliacco e maggiordomo dei potenti di turno. Lì dentro ci sono i fautori di una “pacificazione” rosolata da trentuno anni di favoreggiamento culturale alla mafia rivenduto come “moderazione”.

Via D’Amelio è un buco. Lì sotto ci sono i denti di coloro che Paolo Borsellino l’hanno logorato da vivo e ora ne vorrebbero essere i cantori. Come hanno fiaccato Borsellino vivo oggi delegittimano i magistrati che non si accontentano di commemorare. Del resto, pensateci, come si può commemorare una storia che non ci è stata raccontata per intero?

Buon mercoledì.

foto: Di ignoto – elab. da v. (info da corriere.it), Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=5085211

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